Restauri multipli di seconda classe: la centripetal build-up technique

2022-08-26 18:02:05 By : Mr. Yong Bai

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Si presenta alla nostra attenzione un paziente di anni 26, di sesso maschile, che accusa ipersensibilità al freddo nel settore superiore sinistro tra premolari e molari. Dall’esame obiettivo si nota un ingrigimento dello smalto a livello del 24, 25 e 26. Dopo un accurato controllo radiografico (fig. 1), notiamo la presenza di carie interdentali con conseguente demineralizzazione (fig. 2). Escluso il coinvolgimento pulpare di entrambi gli elementi, si procede con la formulazione del piano di trattamento prevedendo un restauro diretto. Le esigenze del paziente sono chiare fin da subito: conservazione morfologica e funzionale.

Si procede eseguendo un’anestesia plessica vestibolare e palatale con articaina e adrenalina (1:100000). Intorpidita la zona, si continua con la prova del gancio con conseguente inserimento della diga, badando a una corretta invaginazione del foglio a livello del colletto. Si procede con l’apertura delle cavità del 24 e 25 mediante una fresa troncoconica a grana media che consente l’accesso primario allo smalto. In seguito si continua con una fresa a rosetta in ceramica (ZrO2, Komet) in modo tale da effettuare una pulizia mininvasiva della carie dei premolari. Infine per una miglior rifinitura delle pareti distali del 24 e 25, viene utilizzata una fresa cilindrica in pietra di Arkansas a grana finissima per eliminare i prismi di smalto non sostenuti. Aperta la cavità prossimale del secondo premolare, si sfrutta questo ampliamento di spazio per permettere a una fresa a pallina a gambo lungo diamantata di poter accedere alla parete mesiale del 26. Eliminata la carie ci si avvale di cunei in legno per delimitare lo spazio interdentale (fig. 3).

Effettuato il cleaning cavitario delle seconde classi (1), si procede con la seconda fase dell’opera restaurativa: la preparazione alla stratificazione.

Essa è costituita da due processi. 1) Acid etching su smalto (durata 30 sec): consente la creazione di microritenzioni sulla superficie del perimetro di smalto. 2) Posizionamento dell’adesivo self-etch (durata 10 sec): l’adesivo applicato (Futurabond M+, Voco) con tecnica self-etch consente di ibridizzare la superficie dentinale.

In primo luogo avviene la deposizione del composito flowable a bassa viscosità (Grandioso Light Flow, Voco) sulla parete mesiale del 26 (2). Dopo una fotopolimerizzazione con lampada a led (Valo, Ultradent) per 45 sec (3), viene inserita la matrice sezionale remiforme che, accompagnata da un anello e un cuneo di legno di balsa, forma il complesso “anello-matrice” (fig. 4) (4). Lo scopo di quest’ultimo è consentire una migliore definizione delle pareti distali dei premolari. Il riempimento cavitario è operato mediante l’utilizzo di compositi ad alta viscosità (Admira Fusion, Voco) (5).

Con un composito ad alta viscosità si costruiscono le creste marginali del 24 e 25(fig. 5), riducendo le cavità di seconda classe in prima classe (6). Raggiunta un’adeguata altezza si procede con la rimozione del complesso matrice-anello (fig. 6). A questo punto del buid-up si costruiscono le pareti assiali e le cuspidi dei due premolari. Per esaltare la modellazione ci avvaliamo del supercolore Final Touch brown (Voco) con l’obiettivo di richiamare la morfologia iniziale.

In seguito procediamo con le fasi di rifinitura.

Prima rifinitura: viene effettuata con l’ausilio di dischetti abrasivi 3M soft lex con l’obiettivo di levigare le pareti assiali.

Seconda rifinitura: tolta la diga (fig. 7) viene effettuato un controllo articolare con la funzione di eliminare eventuali precontatti, operato con frese diamantate a grana fine ed extrafine.

In conclusione si procede con il classico controllo radiografico a garanzia del fatto che la ricostruzione sia avvenuta in condizioni ottimali e senza potenziali siti di infiltrazione (fig. 8) (7).

Gianfranco Roselli Odontoiatra presso il Centro di odontoiatria infantile dell’Ospedale Generale Regionale “F. Miulli” di Acquaviva delle Fonti (Bari)

Lorenzo Bruno Trifone  Studente di odontoiatria alla Titu Maiorescu University (Bucarest, Romania)

Bibliografia: 1. Al-Harbi F, Kaisarly D, Bader D, El Gezawi M. Marginal Integrity of Bulk Versus Incremental Fill Class II Composite Restorations. Oper Dent. 2016;41(2):146-156. 2. Han SH, Park SH. Incremental and Bulk-fill Techniques With Bulk-fill Resin Composite in Different Cavity Configurations. Oper Dent. 2018;43(6):631-641. 3. Reis AF, Vestphal M, Amaral RCD, Rodrigues JA, Roulet JF, Roscoe MG. Efficiency of polymerization of bulk-fill composite resins: a systematic review. Braz Oral Res. 2017;31(suppl 1):e59. Published 2017 Aug 28. 4. Bichacho N. The centripetal build-up for composite resin posterior restorations. Pract Periodontics Aesthet Dent. 1994;6(3):17-24. 5. Chesterman J, Jowett A, Gallacher A, Nixon P. Bulk-fill resin-based composite restorative materials: a review. Br Dent J. 2017;222(5):337-344.

Odontoiatra presso il Centro di odontoiatria infantile dell'ospedale generale regionale “F. Miulli” di Acquaviva delle Fonti (Bari)

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