Ravemen, le luci per pedalare di giorno... anche di notte | Cyclinside.it

2022-06-03 18:31:27 By : Mr. Robin Wang

20 gen 2020 – L’inverno era decisamente la stagione più adeguata per una prova approfondita dei più recenti sistemi illuminanti di Ravemen, e non ci siamo fatti mancare davvero nulla portando i prodotti sia su strada che fuoristrada nelle condizioni più impegnative. Nebbia, pioggia, imbrunire, gallerie, totale oscurità…. non ci siamo fatti mancare davvero nulla in questo test, cercando dai prodotti i loro limiti e le loro massime prestazioni.

Ma partiamo dai protagonisti del test ossia i quattro sistemi illuminanti (chiamarli semplicemente luci ci sembra assolutamente riduttivo ndr),  4 modelli diversi due per uso anteriore e due per uso posteriore con caratteristiche e finalità specifiche. Per l’illuminazione anteriore abbiamo testato il modello PR1600 ed il modello CR900.  come è facile intuire i due numeri 1600 e 900 rappresentano rispettivamente il numero massimo di Lumen, ovvero l’intensità, che i due fari riescono ad esprimere.

Per darvi immediatamente un termine di paragone e farvi così capire di quale potenza stiamo parlando, vi basti sapere che stando alla normativa attuale (omologazione europea ECE R37), una comune lampada anabbagliante per auto H1 può raggiungere al massimo 1150 lumen mentre una lampada H8 può avere circa 800 lumen., una lampada H7 da 12V deve avere al massimo 1.500 Lumen.

Ma come diceva giustamente qualcuno famoso “la potenza è nulla senza controllo”,  e quindi Ravemen ha pensato ad ogni possibile soluzione applicazione gradazione per poter sfruttare al meglio tutta questa immensa potenza che abbiamo a disposizione. Entrambi i modelli ovviamente dispongono di potenti batterie ricaricabili tramite presa USB: meritano davvero un plauso i cappucci in gomma che vanno a coprire e sigillare le prese USB di ricarica sul dispositivo, ci sono rivelate davvero una barriera Insuperabile per sporco ed acqua.

Una volta caricate le potenti batterie (cavi forniti nella confezione) la fase di montaggio sulla bici si rivelerà davvero semplicissima. Per il modello PR 1600 è fornito un alloggio rigido in plastica con chiusura a vite completo di vari spessori in gomma che rendono questo bloccaggio adattabile a qualsiasi tipo di manubrio. Una volta fissato saldamente l’alloggio al manubrio sarà possibile installare e rimuovere il faro tramite uno sgancio rapido anch’esso molto molto resistente.

Per il modello CR900 invece, sensibilmente più leggero, viene fornito un alloggiamento ancora in plastica ma dotato di una comodissima resistente fascetta in gomma elastica che renderà possibile il montaggio su qualsiasi tipo di manubrio ed addirittura sul telaio ( anche in questa versione l’alloggiamento è dotato di sgancio rapido per rimuovere rapidamente la sola luce).

Entrambi i modelli sono dotati di un comando di devioluce che permette di modificare l’intensità dell’illuminazione senza staccare le mani dal manubrio. Il CR900 ha un comando con filo che si collega alla luce tramite presa USB, mentre il PR1600 addirittura un comando wireless con una propria batteria autonoma che può essere posizionato davvero ovunque.

La necessità di un cambioluce l’abbiamo immediatamente compresa alla prima uscita nei tratti percorsi su strade aperte al traffico: con le luci alla massima potenza si rischia davvero di abbagliare le auto che provengono in senso opposto tanto che queste spesso “sfanalando” ci segnalavano la cosa.  Non vi nascondiamo che in questi frangenti la sensazione di sicurezza e’ stata davvero un valore aggiunto: anche nelle uscite serali con la massima oscurità ci siamo sentiti sempre assicuro, impossibili da non vedere dagli altri utenti della strada. L’ utilità poi del cambio luce e anche quella di poter scegliere come usare la potenza di questi fari: durante l’uscita Infatti non è sempre necessaria la massima potenza e diminuendola quando è possibile si allunga di conseguenza la durata della batteria.

Per farvi un esempio abbiamo notato che maggiore è la velocità maggiore è la potenza richiesta per una corretta visione mentre quando la velocità cala come ad esempio in salita sia su strada che su sterrato è più che sufficiente una potenza media.  entrambi i modelli sono dotati di un display che segnala la durata residua e che comodamente si aggiorna ogni volta che decidiamo di modificare l’intensità.  il modello CR 900 e addirittura dotato di un comodissimo Pad touch che permette di modificare un intensità semplicemente sfiorandolo.

Abbiamo voluto sfidare i limiti della più potente PR 1600 ed anche le indicazioni della casa madre che davano come durata di un’ora anche con un uso costante alla massima potenza: beh dopo 1h30′ d’uscita la luce aveva ancora un piccolo margine di durata.

Peculiarità del modello TR 1600 è quella di poter essere utilizzata anche come una vera e propria powerbank due punti e infatti fornita oltre che di un ingresso USB anche di una presa USB auto con la quale potete addirittura caricare il vostro cellulare o qualsiasi altro dispositivo. Non è il nostro caso specifico ma riteniamo che questa caratteristica renda il modello PR1600 adatto a chi voglia fare dei veri e propri viaggi o escursioni di lunga durata sulle due ruote: avere oltre ad una luce anche una powerbank integrata può fare davvero la differenza in certi frangenti!

Volendo darvi qualche indicazione per l’acquisto a nostro parere il modello CR900 si adatta benissimo a chi cerchi una luce molto leggera, di ottima potenza, di notevole durata, facile da installare…. magari su una specialissima da strada dove ogni grammo conta! La potentissima PR 1600 invece si adatta forse meglio alle uscite fuoristrada o alle lunghissime uscite su strada: nel primo caso con la grandissima potenza a disposizione sarà più facile avere una visuale quasi Ag giorno dello sterrato, mentre nel secondo caso puntando sulla durata sarà possibile davvero pedalare ore ed ore anche di notte.

I due modelli per illuminazione posteriore sono stati invece il TR300 ed il più piccolo TR30M. Differenza tra i due come è facile intuire e’ anche in questo caso la potenza la potenza, mentre il TR300 è dotato di tre potentissimi led con moltissime combinazioni di illuminazione e ben 300 Lumen, il TR30M si è rivelato un piccolo, leggerissimo ma utile compagno di uscite quotidiane. Anche per questi modelli il fissaggio al telaio della bicicletta si è rivelato davvero molto molto semplice. Nelle confezioni vengono forniti dei comodissimi elastici di dimensione adeguata al peso delle due luci. La più grande tr300 è fornita inoltre di un alloggiamentio in gomma che rende possibile il fissaggio anche su regisella aerodinamici con forma a goccia.

La TR300 è più grande ed un po’ più pesante, ma decisamente più potente: grazie alla sua forza illuminante e dalle molte combinazioni che si possono scegliere sia dato davvero a qualsiasi tipo di utilizzo strada e fuoristrada in qualsiasi condizione meteo. Alla massima potenza con luce fissa sarete visibili da circa 100 metri senza il minimo dubbio e da vicino rischierei te anche di disturbare la visuale delle macchine che vi superino o di qualche compagno di pedalata.

La più piccola TR30M si è rivelata però davvero la più versatile: l’illuminazione è comunque buona anche da lontano ma ciò che la rende molto adatta alle uscite su strada e la possibilità di cambiare l’inclinazione semplicemente facendola ruotare sul suo alloggiamento. Questo permette di porla nella posizione verticale di massima visibilità quando necessario e di spostarla in orizzontale per evitare di disturbare la visuale di chi pedala con noi, magari nelle uscite di gruppo. Entrambi i modelli permettono di scegliere tra varie possibilità di illuminazione con luce fissa, lampeggiante, con dissolvenza di vario tipo… modificabile semplicemente premendo un tasto sulla luce stessa.

Ci siamo trovati per le mani probabilmente il massimo della tecnologia oggi disponibile sul mercato in questo segmento: sia come potenza sia come soluzioni. Siamo rimasti quasi stupiti dall’enorme potenza della 1600 cheper carita’, come peso si fa sentire,  ma ci è sembrato di pedalare su una motocicletta con un faro abbagliante una sensazione mai provata prima. Anche la più piccola TR30 è diventata però compagna inseparabile delle uscite anche diurne perché per noi ciclisti farsi vedere, oggi più che mai, è davvero una necessità vitale!

Ulteriori informazioni: https://www.ravemen.com/

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