Con una richiesta complessiva di fondi di quasi 6 milioni di euro, l’Amministrazione comunale si appresta a mettere in campo una serie di progetti per l’ambiente, e in particolare per la gestione dei rifiuti, che consolideranno in maniera sostanziale un’attività strutturata e in continuo miglioramento. “Si tratta – spiega il sindaco Valeria Mancinelli – di misure cucite sulle nostre realtà specifiche, come un vestito su misura, tarate in modo tale da consentirci di fare un passo avanti significativo e sostanziale”.
I progetti sono stati illustrati in modo capillare con una conferenza stampa, nel corso della quale l’assessore all’Ambiente Michele Polenta ha fatto il punto sugli assi portanti delle politiche dell’Amministrazione in questo settore.
“I dati ereditati ad inizio del mandato di assessore all’Ambiente, avvenuto a dicembre 2019 – spiega – erano di una percentuale media di raccolta differenziata del 58%. Da allora le azioni messe in campo per migliorare la raccolta sono state numerose, su tutte l’implementazione della raccolta “Porta a Porta” in tutte le frazioni del Comune di Ancona, che è stata effettuata nonostante gli anni difficili a causa della pandemia dovuta al COVID 19”. Si è passati così dal 58,3% del 2019 al 59,2% nel 2020, al 60,6% nel 2021, al 62,6% di gennaio-febbraio 2022, con una previsione del 64% per fine anno.
Molteplici sono inoltre le iniziative messe in campo per la sensibilizzazione, nei confronti della cittadinanza, per una corretta gestione dei rifiuti domestici, con particolare attenzione nel cercare di migliorare la separazione della sostanza organica, al fine di diminuire la quantità del rifiuto indifferenziato, che è anche quello che viene smaltito con maggiori costi in discarica (circa 140 euro per tonnellata).
Molto utile, in tal senso, è stata l’iniziativa di applicare la chiusura ai cassonetti del grigio nelle zone della città con percentuali basse di raccolta differenziata, così da poter evidenziare con certezza chi non conferisce in maniera conforme.
I programmi di sensibilizzazione “Se potessi avere” e “Portami via con te” ed altri innumerevoli progetti legati all’economia circolare, come l’utilizzo del compost derivante dalla sostanza organica e usato come concime per restituire fertilità al suolo, impiegato durante le iniziative svolte sugli impianti di forestazione urbana e sulle superfici dedicate agli orti sociali.
Altre iniziative di rilievo sono stati i vari Clean-Up condotte in collaborazione con la cittadinanza e le varie associazioni ambientaliste che operano sul territorio, riuscendo così a centrare l’obbiettivo di sensibilizzare la coscienza dei più, come si evince dai già citati dati percentuali riscontrati a gennaio 2022, che rilevano il raggiungimento del 64% di raccolta differenziata.
“La nostra visione – spiega l’assessore – è quella che il rifiuto debba diventare una risorsa, e se correttamente differenziato può assumere una nuova vita. Per questo riteniamo opportuno sviluppare un progetto futuro non solo per raggiungere l’imminente 65% di raccolta differenziata, ma per creare un circolo virtuoso di recupero e di riuso, che contestualmente migliorerà anche sotto il profilo del decoro urbano la città di Ancona”.
L’attività degli ispettori ambientali
Un passo fondamentale per raggiungere i risultati attesi è l’imminente avvio dell’attività degli ispettori ambientali, fortemente voluti dall’assessorato, che partirà dall’estate con la presenza nelle vie cittadine di ispettori, che verranno indirizzati prioritariamente in quelle zone della città più critiche per la raccolta e per il decoro.
“L’input che l’Amministrazione darà agli ispettori, che verificheranno queste particolari zone della città – spiega Polenta – sarà quello di coinvolgere i cittadini, con il fine di evidenziare l’eventuale non corretto smaltimento, sensibilizzando e informando su come smaltire correttamente i rifiuti. Quindi un approccio costruttivo, che solo in un secondo momento, qualora non si avesse un cambiamento di rotta, genererà le sanzioni previste per legge.
Altre iniziative di sensibilizzazione sono state sviluppate attraverso gli ecocompattatori per il recupero delle bottiglie di plastica, che come tutte le plastiche, se non gestite correttamente finiscono in mare.
Altro asse importante è proprio riferito alla salvaguardia delle coste marine con il progetto europeo “ECOMAP”, sviluppato in collaborazione con Marina Dorica con azioni concrete e che riguardano nel particolare l’aspirazione delle acque nere delle casse di raccolta dei natanti, attraverso l’utilizzo della pompa trolley fornita dal Comune di Ancona e la fornitura a tutti i diportisti di un kit di spugne appositamente studiato per l’assorbimento e la raccolta degli idrocarburi delle sentine delle imbarcazioni o accidentalmente finite in acqua. Inoltre è stato installato un dispositivo SEABEAN, un cesto immerso nello specchio acqueo di Marina Dorica adibito alla raccolta dei rifiuti galleggianti.
E’ stata inoltre affissa in alcune aree simbolo di Ancona come il Passetto, Portonovo e Marina Dorica una serie di cartelli che sollecitano i cittadini, i turisti e i diportisti a buone pratiche ambientali.
Interventi per la pesca: sostituzione delle cassette in polistirolo
Altra problematica affrontata è quella delle cassette del pesce usate per la pesca, che hanno il primato di essere il rifiuto più presente sia in acqua, sia, inevitabilmente, nelle spiagge di Ancona. “Su questo argomento – afferma l’assessore – siamo in dirittura di arrivo per trovare una soluzione con gli operatori della pesca”.
Fondi al CNR-Irbim per la pesca sostenibile
Per la tutela e la conservazione del sistema ecomarino grazie al progetto Habitat Cariverona sono a disposizione fondi destinati al CNR-Irbim, per la pesca sostenibile, in grado di non produrre rifiuti.
“Siamo sicuri – prosegue Polenta – che tutte le iniziative intraprese aumenteranno la sensibilità dei cittadini nei confronti della gestione corretta dei rifiuti e del decoro urbano”.
Il PNRR chiave di volta
“Per il miglioramento di questi importanti obiettivi – spiega l’assessore – potremo beneficiare dei fondi messi a disposizione dal MITE attraverso il PNRR sull’economia circolare ai quali abbiamo fatto domanda di finanziamento sia sulla linea d’intervento A (miglioramento e meccanizzazione della rete di raccolta differenziata dei rifiuti), sia sulla linea d’intervento B (realizzazione dei nuovi impianti di trattamento dei rifiuti urbani).
La richiesta complessiva del Comune di Ancona ammonta a circa 6 milioni di euro, che saranno utilizzati nello specifico per implementare le seguenti attrezzature:
Le tre tipologie di raccoglitori sono dotate di sistemi di riconoscimento dell’utenza e di controllo del riempimento per la razionalizzazione dei giri di raccolta. Inoltre gli ecocompattatori prevedono una premialità del conferimento mediante caricamento di buoni spesa o ticket da utilizzare nei distributori delle “Casette D’acqua” di prossima istallazione. I contenitori per la raccolta di olio vegetale esausto sono accessibili mediante taniche per il conferimento dotate di tag, associate all’utenza e che consentono, oltre all’apertura del contenitore, la misurazione del numero dei conferimenti dell’utenza. I contenitori per i rifiuti tessili, oltre ad ottemperare alle disposizioni di legge (D.lgs. 03/09/2020 n. 116), sono dotati del sistema di apertura a scomparsa.
“Tutte queste proposte di finanziamento presentate dal Comune di Ancona al MITE sui bandi PNRR – conclude l’assessore – vincolano lo stesso a garantire il raggiungimento entro il 2026 di una percentuale del 67,5 di raccolta differenziata. Siamo sulla buona strada e ritengo che questo obbiettivo possa essere raggiunto anche in tempi minori”.
20-05-2022 PNRR AMBIENTE_infografica
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