I Romani diffusero la credenza che avesse proprietà soprannaturali. Dalle terme a chi pensò per primo di imbottigliarla, storia dell'acqua minerale
MILANO – Qual è la storia dell’acqua minerale? Chi fu il primo a imbottigliarla? E per quali motivi?
Dalle credenze religiose medievali alla consapevolezza che bisognava preservarne la purezza per tutelare la salute della persona, ecco un breve viaggio nella storia alla scoperta delle origine di questo bene prezioso.
Un tempo i “serbatoi di acqua sotterranei” venivano considerati un vero e proprio dono degli dei.
Per questo all’acqua venivano attribuite proprietà quasi soprannaturali.
I colonizzatori romani diffusero questa credenza dal Mediterraneo alle rive del Reno e del Danubio e fondarono stazioni termali in Francia, Belgio, Italia, Gran Bretagna e Germania.
Furono i primi pionieri in terapia medica legata alle acque minerali. Oggi alcune di quelle città termali antiche di secoli, ospitano ancora un centro funzionante e godono di un rinnovato interesse.
L'origine dell’industria dell'acqua in bottiglia proviene da queste città termali.
La sua tradizione è di centinaia di anni e l'attività di imbottigliamento nacque dal desiderio dei visitatori di continuare a beneficiare a casa dalle proprietà delle acque medicinali.
Tale pratica di imbottigliare l'acqua iniziò fin dai tempi dei romani, quando le preziose acque minerali naturali furono “imbottigliate” nelle anfore per curare i pazienti benestanti in tutte le parti dell'Impero. La pratica fu ulteriormente sviluppata nel 16 ° secolo, con bottiglie di terracotta, ma è decollata nel corso del XIX secolo, quando furono scoperti gli effetti dell'inquinamento delle acque superficiali sulla salute della persona.
Famosa fu un’osservazione dello scienziato Louis Pasteur che disse: “beviamo il 90% delle nostre malattie”.
Da allora incoraggiò la gente a bere bottiglie di acque minerali sigillate e pure.
L'analisi sistematica delle acque minerali iniziata nel 18esimo secolo, sotto Luigi XV e la prima classificazione ufficiale delle acque e le loro proprietà è stata adottata dal Comitato acque minerali istituito da Luigi XVI nel 1778.
Furono definite quattro categorie: ricca di ferro, frizzanti, sulfuree e salate con le proprietà specifiche.
La prima macchina tappatrice meccanica fu inventata nel 1840 e la diffusione degli impianti di imbottigliamento in tutta Europa avvenne nel corso del 19° secolo.
Fu poi nella seconda metà del 20° secolo che l'acqua in bottiglia ha iniziato ad essere ampiamente distribuita attraverso negozi di generi alimentari e ad essere servito nei caffè e ristoranti come bevanda.
I legislatori europei hanno deciso di tutelare le caratteristiche uniche e la purezza originaria delle acque minerali naturali adottando una direttiva sulla sull'utilizzazione e la commercializzazione delle acque minerali naturali nel 1980.
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