Doctor Strange nel Multiverso della Follia, la recensione

2022-05-13 18:37:02 By : Mr. Leo Zhou

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Pubblicato il 5 Maggio 2022 da Lorenzo Ballabio

Doctor Strange nel Multiverso della Follia è la nuova pellicola dedicata a Steven Strange, nelle sale cinematografiche dal 4 maggio 2022. Nel film, l’Universo Cinematografico Marvel espande i confini del Multiverso ai massimi livelli. Un viaggio nell’ignoto con Doctor Strange che, con l’aiuto di alleati sia vecchi che nuovi, attraversa pericolose e sconvolgenti realtà alternative del Multiverso per affrontare un misterioso avversario.

Nel cast del film troviamo: Benedict Cumberbatch , Chiwetel Ejiofor, Elizabeth Olsen, Benedict Wong, Xochitl Gomez, Sheila Atim e Adam Hugill  e Rachel McAdams.

La pellicola è diretta da Sam Raimi e prodotta da Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Eric Hauserman Carroll, Scott Derrickson e Jamie Christopher sono i produttori esecutivi, mentre Mitch Bell e Richie Palmer sono i co-produttori. La sceneggiatura è stata scritta da Michael Waldron, che recentemente è stato capo sceneggiatore e produttore esecutivo della serie Marvel Studios Loki per Disney+.

Doctor Strange 2 spinge il genere fantasy in una direzione più dark e minacciosa. Proprio all’inizio del viaggio di Strange nelle arti mistiche, l’Antico gli aveva detto: “Se ti rivelassi tutto quello che ancora non sai, scapperesti in preda al terrore”. All’epoca, nessuno avrebbe potuto immaginare che le sue parole si sarebbero rivelate estremamente profetiche: cinque anni dopo, Sam Raimi, maestro del terrore e mago del brivido, ha preso in mano le redini del secondo capitolo di Doctor Strange.

Coloro che conoscono già i film di Raimi (regista della prima trilogia di Spider-Man) sanno che il cineasta utilizza le tecniche cinematografiche per ottenere effetti sia comici che artistici. Non ha paura di superare i limiti delle aspettative del pubblico e di andare verso direzioni che pochi registi avrebbero il coraggio di intraprendere.

Raimi è sempre stato un grande appassionato di fumetti e il modo in cui utilizza la macchina da presa è influenzato da questo medium: il suo stile di regia è caratterizzato da primi piani estremi, angoli olandesi e tagli rapidi, proprio per imitare il linguaggio visivo dei comics.

ATTENZIONE: quello che segue è una recensione con spoiler del film Doctor Strange nel Multiverso della Follia. Se non avete ancora visto il film o non volete guastarvi le sorprese, vi consigliamo di non proseguire la lettura. 

Il film parte dalle conseguenze di Avengers: Endgame e dal più recente Spider-Man: No Way Home, con collegamento stretto alla serie Marvel WandaVision. Doctor Strange 2 mette al centro una domanda molto frequente nella fase 4 dell’MCU :” Può un supereroe essere felice?”. E se ciò può accadere, a quale costo?

Le conseguenze di quello che è successo a Wanda Maximoff, diventata Scarlet Witch, ci hanno mostrato come la strega si sia isolata dal mondo per imparare le arti del Darkhold (il libro delle magie oscure), per trovare il modo di comunicare con altri universi e realtà in cui i suoi figli (Billy e Tommy) esistano realmente.

All’inizio del film, infatti, scopriamo che Doctor Strange nel suo incontro con Wanda, visto nei trailer, scopre che il villain della pellicola sarà la donna interpretata da una straordinaria Elisabeth Olsen. La strega ha scoperto l’esistenza  America Chavez, una ragazzina con il potere di spostarsi tra gli universi. Per questo motivo Wanda ha inviato dei demoni spazio-temporali, per trovarla.

America, viene catapultata nell’universo del “nostro” Strange, che l’aiuta insieme all’attuale stregone supremo , Wong, e portata a Kamar-Taj.

America Chavez è una figlia del nuovo millennio. Joe Casey e Nick Dragotta presentano ai lettori questa giovane donna dalla personalità peculiare. Una figlia del suo tempo, che sposa in pieno la tradizionale concezione di “mondo fuori dalla finestra” che Stan Lee voleva per la sua casa editrice.

Non sfugge, infatti, che alcuni tratti del personaggio siano una lente con cui analizzare alcune delle tematiche sociali contemporanee, che si sposano al meglio con il ruolo avuto dalla giovane all’interno del Marvel Universe fumettistico.

Inizialmente, America ci viene presentata come una giovane donna dotata, tra gli altri, del potere di aprire portali dimensionali che le consentono di spostarsi nel Multiverso.   Oltre alla capacità di aprire portali dimensionali, America ha una forza “sovraumana”, capacità di volo e un istinto “ipersviluppato”.

America è l’unico eroe del Marvel Universe privo di versioni di sé in altri universi, il che le consente di vivere in qualsiasi dimensione voglia senza correre rischio di incontrare un’altra sé. 

America Chavez è stata introdotta come il primo eroe latino LGBTQ+ della Marvel. Nella versione cartacea, il Parallelo Utopico (situato al di fuori del tempo e del Multiverso stesso) fu minacciato di distruzione e le madri di America si sono sacrificate per sigillare i buchi neri con il risultato che le loro particelle sono state disperse attraverso il Multiverso.

La ragazza voleva dimostrare di essere un eroe e, sapendo che l’utopia non richiedeva la salvezza, scappò di casa e dalle sue responsabilità per viaggiare attraverso diverse realtà sotto il nome di Miss America. Nel film Doctor Strange 2, la storia è più semplificata e America ha aperto un portale – inconsciamente – in preda alla paura suscitata da un’ape, scaraventando le madri in un’altra dimensione.

La presenza delle due madri di America Chavez è stata oggetto di numerose polemiche con l’Arabia Saudita e l’Egitto, intenzionati a vietare il film con l’accusa di propaganda pro-LGBTQ+.

La storia del film è semplice e i comportamenti dei personaggi sono coerenti per tutta la durata della pellicola. A emergere su tutto è la regia di Sam Raimi, tornato nel mondo Marvel dopo la trilogia di Spider-Man con Tobey Maguire. Il regista regala innumerevoli jump scared e trasforma la minaccia di Wanda in una vera demone posseduta, all’altezza dei migliori film horror nipponici.

Wanda cerca delle risposte nel Darkhold e con esso ha ottenuto il potere supremo di Scarlet Witch, attualmente il personaggio più potenti di tutto il Multiverso. Lei è in grado di eseguire il Dream Walking, ovvero di spostarsi tra i vari universi e possedere un’altra versione di sé stessa, non curandosi dello stato psicofisico della sua variante.

Il Darkhold è comparso negli ultimi episodi di WandaVision, in possesso della strega Agatha Harkness probabilmente da moltissimo tempo; la strega l’ha probabilmente usato per secoli per celare la sua esistenza a potenti maghi come l’Antico o il Doctor Strange (che avrebbero dovuto in teoria, altrimenti, identificarla come una minaccia ed eliminarla).

Un modo per fermare Wanda esiste ed è racchiuso nelle magie del Libro dei Vishanti. Oggetto visto fin dai primi minuti del film, dove Defender Strange  e America Chavez sono in fuga da un demone comandato dalle rune di Wanda, nel tentativo di recuperare gli incantesimi per controllare il potere della ragazza, che non riesce a gestire.

l Libro dei Vishanti contiene le più potenti magie bianche conosciute, molte delle quali sono legate alle alte discipline magiche.

I suoi incantesimi non possono essere mai usati per attaccare ma solo per difendersi. Il libro contiene anche una vasta conoscenza introdotta da diversi potenti maghi, come le informazioni raccolte da Agamotto riguardo alla sua scoperta e padronanza delle “Tre Vie verso l’Illuminazione“, e informazioni ampiamente dettagliate sulla stessa cosmologia Marvel, presumibilmente dettate dal Vishanti ai primi autori umani.

Il potere di Scarlet Witch è inarrestabile e arriva ad essere la predestinata stregona sulla torre di Chthon sul Monte Wundagore (il luogo di nascita della magia del caos e da dove sono stati trascritti i molteplici incantesimi di Darkhold). La bravura di Elisabeth Olsen si era già rivelata a livelli altissimi in WandaVision e qui, riesce ad alzare ulteriormente l’asticella. Il film è equamente diviso tra lei e Doctor Strange, con il contrasto tra i due sulla sofferenza e sulle azioni degli eroi e le ripercussioni delle loro azioni sugli altri.

” Tu infrangi le regole e diventi un eroe… lo faccio io e divento il nemico. Non mi sembra giusto”. Idee differenti che si evolvono nel film e cambiano fino a una svolta per entrambe i protagonisti.

Doctor Strange 2 parla di amore, un amore che porta con sé complicazioni, che porta rinunce e sacrifici. Steven ha lasciato andare Christine, la versione dell’universo che conosciamo, che si sposa a inizio film. Quando Strange incontra una versione alternativa del personaggio interpreto da Rachel McAdams, sulla Terra – 838, le confessa di amarla in tutti gli universi, ma alla fine, capirà che è dovrà andare oltre e che il loro amore è irrealizzabile in tutti gli universi.

Come anticipato dai trailer, nel film troviamo la prima versione cinematografica degli Illuminati, un misterioso super gruppo che ha agito per anni nell’ombra, muovendo le fila dell’Universo Marvel.

La formazione prevede Tony Stark/Iron Man, il Professor Charles Xavier degli X-Men, Reed Richards/Mr. Fantastic dei Fantastici Quattro, Namor il Sub-Mariner e Freccia Nera degli Inumani, oltre che dallo stesso Doctor Strange.

Nel film, i membri degli Illuminati – che appartengono a un universo alternativo, denominato Terra-838, sono:

Come raccontato nel film, in precedenza anche il Doctor Strange di Terra-838 era parte degli Illuminati, prima della sua morte. Al di là di Reed Richards, non è escluso che alcuni di questi personaggi – come Captain Carter – possano ritornare in future apparizioni cinematografiche o televisive, live-action o animate.

Il modo atroce con cui Wanda uccide tutti gli Illuminati è sicuramente una delle cose più sorprendente di questa pellicola. Nessuno prima di Sam Raimi aveva osato tanto con un film che – apparentemente – potrebbe avere un PG-13.  Se da un lato c’è la gioia di aver visto personaggi tanto attesi e casting tanto bramati (Krasinsky su tutti). Dall’altro, il modo in cui essi vengono sfruttati all’interno della storia non convince del tutto, facendoli passare per persone non così eccezionali come hanno millantato in prima battuta.

L’amore di una madre è una delle cose più potenti che possano esistere e questo film lo dimostra. Il modo in cui Wanda riesce ad eseguire il Dream Walking e si proietta in una realtà in cui i suoi figli Billy e Tommy esistono è straziante ed è impossibile odiare il villain del film. Il futuro dei figli di Wanda è ancora in definizione, ma molto probabilmente torneranno in una versione più grande per unirsi agli Young Avengers.

Nella parte conclusiva di Doctor Strange nel Multiverso della Follia assistiamo alla sconfitta di Wanda. La strega, finita in un universo in cui vive con i suoi figli (grazie alle abilità di America Chavez), si rende conto che la cattiva della storia è lei.  Per colpa della sua ossessione, infatti, è diventata il mostro al quale non aveva mai creduto.

In lacrime, Scarlett torna all’altare del Monte Wundagore dove ha usato i poteri oscuri poi trascritti sul Darkhold. Decide così di far crollare il luogo per impedire che tali richiami demoniaci possano corrompere in futuro qualcun altro. Nel farlo, la supereroina finisce tra le macerie. Tuttavia, non saranno delle rocce ad uccidere l’essere più potente del Multiverso. 

Stephen  riesce finalmente a dichiarare i suoi sentimenti nei confronti di Christine Palmer e fare pace con sé stesso. I protagonisti tornano a Kamar-Taj dove la giovane Chavez viene addestrata da Wong e dagli altri maghi.

Il supereroe protagonista torna alla sua vecchia vita nel Sanctorum, ripara l’orologio regalatogli da Christine palesando la sua volontà di andare avanti. All’improvviso, un suono di una chitarra distorta anticipa la comparsa di un terzo occhio sulla sua fronte. Questo è l’occhio di Agamotto, del quale era in possesso anche la versione malvagia di Strange. L’utilizzo del Darkhold potrebbe aver avuto delle ripercussioni su Stephen.

La scena post-credits è l’esatto proseguimento del finale. Mentre Dr. Strange sta passeggiando per le strade di New York, viene raggiunto da una misteriosa donna proveniente da quella che sembra la dimensione oscura dove risiede Dormammu, il Distruttore di Mondi. L’enigmatica figura è Clea, interpretata da Charlize Theron al suo debutto nel Marvel Cinematic Universe.

Clea, nei fumetti, è la nipote di Dormammu, ma è anche l’interesse amoroso dell’ex- chirurgo. All’interno della scena, la donna chiede una mano a Strange perché è in ballo il destino della realtà. Tuttavia, non sappiamo contro chi dovranno combattere.

Nelle storie originali, Clea, inizialmente restia, collabora con Stephen per sconfiggere proprio lo zio Dormammu. Quest’ultimo lo ricordiamo essere venuto a patti, nel primo di Doctor Strange, con il protagonista, e per tale motivo non è stato sconfitto.

Possibile quindi che la potente entità cosmica voglia reclamare il suo ruolo all’interno degli universi, tentando nuovamente la conquista della Terra? Sicuramente, conoscendo le strategie attuate da Feige, vedremo nei prossimi film o serie dei collegamenti a tale storyline. Riusciremo a capire dove si andrà a parare?

Ultima menzione doverosa va alle musiche del film di Danny Elfman. Una colonna sonora fondamentale e presente che diventa per la prima volta fisica tra i personaggi. Epico e storico, rimarrà lo scontro tra il “nostro” Dr. Strange e Strange Supreme dove le note di uno spartito musicale prendono forma e diventano armi scagliate contro il nemico. Mentre la musica ruota e cambia seguendo il tempo dello scontro.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia ha tutte le carte  per essere uno dei migliori film del Marvel Cinematic Universe. Il merito va a Sam Raimi, che osa tanto, al punto tale che il film potrebbe non essere apprezzato da tutti.

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