Come pulire le piastrelle del bagno in modo efficace e veloce - MyCase.it

2022-07-01 18:03:52 By : Ms. Amy Li

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La pulizia e la salubrità dei bagni di casa passa, inevitabilmente, anche dalla cura e dalla manutenzione delle piastrelle che ricoprono pavimento e pareti. Scopriamo come pulirle con successo con metodi naturali, per evitare accumuli di sporco e l’insorgenza di muffe.

La pulizia delle piastrelle del bagno rappresenta una delle attività da svolgere tutti i giorni con una certa cura. In caso contrario, infatti, potrebbero verificarsi accumuli di sporco nonché di calcare difficili da eliminare con il passare del tempo. Inoltre, potrebbe formarsi anche della muffa tra le fughe della zona doccia.

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del tuo bagno, ma per completare il lavoro dovrai anche dare una rinfrescata alle pareti. Sei un amante del fai da te o preferisci chiedere un preventivo gratuito per imbiancare il tuo bagno a professionisti del settore?

Il bagno è una delle stanze della casa in cui si passa gran parte del nostro tempo e, soprattutto, è quella dove si verificano i maggiori sbalzi di temperatura. Pertanto, l’alternarsi di umidità e calore portano inevitabilmente a rendere il relativo ambiente bisognoso di una cura particolare.

Talvolta, dunque, i rivestimenti del bagno possono apparire opachi e contraddistinguersi per la presenza di calcare, aloni e muffe. Una forte umidità, infatti, porta il vapore a depositarsi sulle superfici rendendo sgradevole l’aspetto delle piastrelle. Nello specifico, queste si rovinano a causa degli aloni, i quali conferiscono un senso di sporco, oltre a farle sembrare più vecchie.

Una pulizia quotidiana, alla luce di quanto detto, risulta essere molto importante allo scopo di donare alle piastrelle del proprio bagno ordine e igiene, semplicemente utilizzando pochi strumenti.

Quando si puliscono le piastrelle del bagno, è molto importante prestare una particolare attenzione alle fughe tra esse. Si tratta, infatti, di quelle parti che diventano di colore scuro dal momento che, proprio qui, si concentrano gli accumuli di sporco e polvere. Inoltre, queste assorbono anche i residui di sapone e schiuma.

Allo scopo di sbiancarle, allora, è necessario ricorrere all’utilizzo del bicarbonato. Quest’ultimo, con l’aiuto di un comune spazzolino da denti e l’aggiunta di acqua ossigenata, sarà in grado di rimuovere efficacemente tutte le impurità presenti, una volta aver strofinato con forza.

Effettuata la descritta operazione ed aver rimosso eventuali residui con l’acqua, si potrà procedere alla pulizia delle piastrelle. Allo scopo di detergere il pavimento, è consigliabile mescolare un cucchiaio di sapone, disciolto in due litri d’acqua, con mezza tazza sia di bicarbonato, che di aceto bianco e circa venti gocce di olio essenziale (in questo caso, si può scegliere la propria fragranza preferita).

In questo miscuglio, l’aceto e il bicarbonato avranno la funzione non solo di sbiancare, ma anche di sgrassare le piastrelle divenute opache nel tempo. Inoltre, per quanto concerne le piastrelle a muro, al fine di eliminare il calcare, è utile ricorrere ad una soluzione composta da aceto ed acqua, in cui il quantitativo d’acqua deve essere pari al doppio di quello dell’aceto. Una volta aver lasciato agire per mezz’ora, sarà sufficiente asciugare la zona interessata, tamponando con un panno morbido.

Le piastrelle del bagno nuove, una volta posizionate, possono apparire particolarmente opache. Per darle la lucidità che avevano quando sono state acquistate, sarà sufficiente lavarle con aceto ed acqua ad alte temperature.

Scopriamo come pulire con efficacia le piastrelle dei nostri bagni.

Questa soluzione avrà la funzione di sgrassarle in maniera del tutto naturale, senza il ricorso ad agenti chimici, i quali potrebbero risultare aggressivi. Dopodiché, molto utile potrebbe rivelarsi anche il vapore, per igienizzare il pavimento e le pareti. Infine, sarà necessario asciugare con un panno pulito.

Per pulire le piastrelle della doccia è importante prestare una certa cura poiché, a causa dell’umidità che si forma durante la doccia, potrebbe capitare che si verifichi l’insorgenza di muffa. Innanzitutto, l’operazione principale da fare è quella di asciugare le piastrelle, per poi aprire le finestre al fine di far circolare l’aria.

La pulizia, in particolare, va effettuata ricorrendo ad un composto di aceto e acqua, utile per eliminare il calcare oltre che a rendere le piastrelle stesse più lucide. La muffa, poi, può essere rimossa facilmente con acqua ossigenata a 30 o 40 volumi, anche da utilizzare direttamente sulle fughe. In questo caso, uno spazzolino da denti può rivestire un ruolo fondamentale. Se, infine, la muffa non va via, è consigliabile aggiungere un piccolo quantitativo di bicarbonato di sodio.

In alcuni casi, pulire quotidianamente le piastrelle del bagno non risulta essere sufficiente per eliminare quello che è lo sporco più ostinato. Ad esempio, i depositi di calcare nonché la muffa rappresentano gli acerrimi nemici di questo ambiente. La loro presenza, in particolare, si concentra proprio nel bel mezzo delle fughe, rendendole opache e scure.

Le fughe, infatti, non sono altro che quella parte delle piastrelle che trattengono di più lo sporco in quanto vanno ad assorbire una grossa quantità di sapone, umidità e polvere. Riuscire a mandare via la muffa, anche se non facilissimo, è tutt’altro che impossibile. Come già visto, un valido aiuto può essere fornito da un comune spazzolino da denti, dall’acqua ossigenata e dal bicarbonato di sodio.

Altro fastidioso problema che riguarda le piastrelle del bagno è rappresentato dai depositi di calcare. A differenza della muffa, essi non sono semplici da rimuovere. Tuttavia, alcuni rimedi naturali possono debellare questo fastidioso problema.

Per risolvere il problema, infatti, sono necessari semplicemente aceto, acqua calda e uno spruzzatore. Miscelare acqua e aceto, infatti, porterà ad ottenere un detersivo completamente naturale e, soprattutto, non aggressivo, il quale potrà essere spruzzato direttamente su calcare e fughe. Dopo aver lasciato agire per mezz’ora, sarà sufficiente passare, sulla zona interessata, una spugna o un panno morbido.

Le piastrelle del bagno non sono tutte uguali e non si trovano tutte nella stessa situazione. Nello specifico, quelle in bagni ciechi o molto umidi, “vivono” in situazioni leggermente svantaggiate, perché sottoposti a livelli maggiori di umidità. Le fughe di queste, pertanto, andranno igienizzare solo dopo aver lasciato asciugare completamente l’ambiente lasciando arieggiare la stanza.

Il silicone è quel materiale che, spesso, viene utilizzato come sigillante, impermeabilizzante ed isolante. Se, ponendo una particolare attenzione sui bordi del proprio box doccia, si nota un ingiallimento dovuto a residui di sapone, bisogna ricordare di agire tempestivamente, perché tale zona potrebbe diventare addirittura arancione.

Purtroppo non esiste alcun modo per pulire correttamente il silicone, anche perché sfregarlo con veemenza potrebbe condurre ad una sua involontaria rimozione. Pertanto, l’unico consiglio utile per affrontare il problema relativo al silicone ingiallito, risulta essere quello di sostituirlo periodicamente. Infatti, anche utilizzando la candeggina, non si riusciranno ad ottenere i risultati sperati.

Le superfici in ceramica sono, senza dubbio, quelle più soggette ai depositi di sporco e di polvere. Pertanto, occorre necessariamente detergere le superfici al fine di mantenerne un aspetto ottimale.

Scopriamo come pulire con efficacia le piastrelle dei nostri bagni.

Innanzitutto, nella fase di pulizia delle piastrelle, è utile eliminare polvere e ogni residuo di sporco dalle stesse. Dopodiché, ci si dovrà procurare appositi strumenti, quali un aspirapolvere o un panno asciutto. In particolare, il secondo è assolutamente da preferire per le pareti. Per quanto concerne il lavaggio, il ruolo principale è ricoperto da un semplice straccio imbevuto di detergente ed acqua, il quale dovrà essere risciacquato ogni volta che se ne presenti l’esigenza. Infine, relativamente all’asciugatura, è fondamentale sottolineare come essa possa avvenire in maniera del tutto naturale lasciando, magari, le finestre del bagno aperte. In alternativa, si può optare anche per teli e panni.

Ogni tipo di sporco richiede un detergente specifico. Ad esempio, per rimuovere depositi calcarei, inchiostri e macchie di ruggine, è bene optar per uno specifico a base acida, per l’acido ossalico oppure per quello muriatico.

Per risolvere il problema dell’opacizzazione conseguente all’utilizzo di detergenti aggressivi, invece, o per quella causata da orme e sporco specifico, occorre utilizzare necessariamente soluzioni a base idro-alcolica o a base alcalina.

Infine, in caso di macchie dovute a caffè, birra, tè, nicotina e simili, risulta essere opportuno ricorrere a soda caustica, potassa e a base alcalina.

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